Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal
Corte IV
D-2309/2019
Sentenza del 3 giugno 2019
Giudici Daniele Cattaneo (presidente del collegio),
Composizione Esther Marti, Daniela Brüschweiler,
cancelliera Sebastiana Bosshardt.
A._______, nata il (...),
Iran,
Parti rappresentata dalla Signora Cecilia Sanna,
SOS Ticino Protezione giuridica della Regione Ticino e Svizzera centrale - Caritas Svizzera,
ricorrente,
contro
Segreteria di Stato della migrazione (SEM),
Quellenweg 6, 3003 Berna,
autorità inferiore.
Asilo ed allontanamento;
Oggetto
decisione della SEM del 3 maggio 2019 / N (...).
Fatti:
A.
L'interessata, cittadina iraniana nata e cresciuta ad B._______, è espatriata il 21 febbraio 2019, il 5 marzo 2019 è entrata in Svizzera ed il giorno seguente ha depositato una domanda d'asilo (cfr. verbale di rilevamento dei dati personali [atto 13/8]).
B.
Il 2 aprile 2019 la Segreteria di Stato della migrazione (di seguito: SEM) ha svolto la prima audizione giusta l'art. 26 cpv. 3

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 26 Fase preparatoria - 1 Con la presentazione della domanda d'asilo inizia la fase preparatoria. Questa dura al massimo dieci giorni nella procedura Dublino e al massimo 21 giorni nelle altre procedure. |
Ella ha dichiarato in sostanza e per quanto qui di rilievo di essere espatriata per sottrarsi alle violenze del marito e sfuggire alle ricerche da parte di agenti del Ministero delle informazioni e della sicurezza nazionale (ezarat-e Ettela'at va Amniat-e Keshvar [VEVAK]). In effetti, poco tempo dopo il matrimonio avvenuto nell'ottobre del 2015 egli avrebbe iniziato ad usare violenza sessuale nei suoi confronti. A causa di ciò ella avrebbe iniziato a soffrire di attacchi di panico e sarebbe anche stata in cura psichiatra, tentando anche il suicidio. La ricorrente avrebbe nel frattempo iniziato ad avvicinarsi alla religione cristiana. A dicembre 2018 la situazione sarebbe degenerata dopo che una cugina del marito sarebbe venuta a conoscenza dei maltrattamenti. Il marito l'avrebbe infatti cacciata di casa e qualche tempo dopo, a seguito di un litigio, l'avrebbe denunciata per apostasia e proselitismo all'Ettealat. I servizi segreti l'avrebbero poi ricercata presso i genitori e presso l'abitazione coniugale (cfr. verbale 1, D54 segg.; verbale 2, D12 segg.).
C.
Il 2 maggio 2019 la rappresentante legale ha trasmesso alla SEM il parere in merito alla bozza di decisione negativa del 30 aprile 2019.
D.
Con decisione del 3 maggio 2019, notificata alla ricorrente il medesimo giorno (cfr. atto 39/1), la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha respinto la succitata domanda d'asilo e pronunciato l'allontanamento della ricorrente dalla Svizzera. Nel contempo ha ritenuto ammissibile, ragionevolmente esigibile e possibile l'esecuzione dell'allontanamento.
E.
In data 14 maggio 2019 (cfr. timbro del plico raccomandato; data d'entrata: 15 maggio 2019), la ricorrente è insorta contro la summenzionata decisione con ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale (di seguito: il Tribunale), chiedendo, in via principale, il riconoscimento della qualità di rifugiato e la concessione dell'asilo in Svizzera, in subordine la restituzione degli atti all'autorità inferiore per una nuova valutazione; in secondo subordine la concessione dell'ammissione provvisoria in Svizzera per inammissibilità rispettivamente inesigibilità dell'esecuzione dell'allontanamento. Altresì, ha presentato una domanda di esenzione dal pagamento delle spese di giudizio e del relativo anticipo con protesta di spese e ripetibili.
F.
Con scritto del 23 maggio 2019 la ricorrente ha trasmesso al Tribunale la copia della documentazione medica del 17 maggio 2019.
G.
Con scritto del 31 maggio 2019 la ricorrente ha trasmesso al Tribunale un rapporto di controllo dell'Ospedale regionale di C._______ datato 27 maggio 2019.
H.
Il 3 giugno 2019, ella ha fatto pervenire al Tribunale un ulteriore referto medico risalente al 28 maggio 2019.
I.
Ulteriori fatti ed argomenti addotti dalle parti negli scritti verranno ripresi nei considerandi qualora risultino decisivi per l'esito della vertenza.
Diritto:
1.
Le procedure in materia d'asilo sono rette dalla PA, dalla LTAF e dalla LTF, in quanto la legge sull'asilo (LAsi, RS 142.31) non preveda altrimenti (art. 6

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 6 Norme procedurali - Le procedure sono rette dalla legge federale del 20 dicembre 196811 sulla procedura amministrativa (PA), dalla legge del 17 giugno 200512 sul Tribunale amministrativo federale e dalla legge del 17 giugno 200513 sul Tribunale federale, in quanto la presente legge non preveda altrimenti. |
Fatta eccezione per le decisioni previste all'art. 32

SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 32 Eccezioni - 1 Il ricorso è inammissibile contro: |

SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 31 Principio - Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'articolo 5 della legge federale del 20 dicembre 196821 sulla procedura amministrativa (PA). |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
|
1 | Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
a | la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi; |
b | l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi; |
c | il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi. |
2 | Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24 |
3 | Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni. |

SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 33 Autorità inferiori - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni: |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 105 Ricorsi contro le decisioni della SEM - Contro le decisioni della SEM può essere interposto ricorso secondo la legge federale del 17 giugno 2005365 sul Tribunale amministrativo federale. |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
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1 | Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
a | la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi; |
b | l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi; |
c | il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi. |
2 | Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24 |
3 | Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni. |
La ricorrente ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore, sono particolarmente toccate dalla decisione impugnata e vantano un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa (art. 48 cpv. 1

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 48 - 1 Ha diritto di ricorrere chi: |
|
1 | Ha diritto di ricorrere chi: |
a | ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo; |
b | è particolarmente toccato dalla decisione impugnata; e |
c | ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa. |
2 | Ha inoltre diritto di ricorrere ogni persona, organizzazione o autorità cui un'altra legge federale riconosce tale diritto. |
I requisiti relativi ai termini di ricorso (art. 108 cpv. 1

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 108 Termini di ricorso - 1 Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 52 - 1 L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente. |
|
1 | L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente. |
2 | Se il ricorso non soddisfa a questi requisiti o se le conclusioni o i motivi del ricorrente non sono sufficientemente chiari, e il ricorso non sembra manifestamente inammissibile, l'autorità di ricorso assegna al ricorrente un breve termine suppletorio per rimediarvi. |
3 | Essa gli assegna questo termine con la comminatoria che, decorrendo infruttuoso, deciderà secondo l'inserto o, qualora manchino le conclusioni, i motivi oppure la firma, non entrerà nel merito del ricorso. |
Occorre pertanto entrare nel merito del ricorso.
2.
Con ricorso al Tribunale, possono essere invocati la violazione del diritto federale e l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti (art. 106 cpv. 1

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 106 Motivi di ricorso - 1 Il ricorrente può far valere: |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere: |
|
a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti; |
c | l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso. |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 62 - 1 L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte. |
|
1 | L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte. |
2 | Essa può modificare a pregiudizio di una parte la decisione impugnata quando questa violi il diritto federale o poggi su un accertamento inesatto o incompleto dei fatti; per inadeguatezza, la decisione impugnata non può essere modificata a pregiudizio di una parte, a meno che la modificazione giovi ad una controparte. |
3 | L'autorità di ricorso che intenda modificare la decisione impugnata a pregiudizio di una parte deve informarla della sua intenzione e darle la possibilità di esprimersi. |
4 | L'autorità di ricorso non è vincolata in nessun caso dai motivi del ricorso. |
3.
Ai sensi dell'art. 111a cpv. 1

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 111a Procedura e decisione - 1 Il Tribunale amministrativo federale può rinunciare allo scambio di scritti.390 |
4.
4.1 Nella decisione impugnata, la SEM ha ritenuto a tratti inverosimili ed a tratti irrilevanti i motivi d'asilo dell'interessata. Per quanto concerne la verosimiglianza, le allegazioni dell'insorgente non sarebbero sufficientemente motivate e sarebbero incompatibili con l'esperienza generale di vita e la logica dell'agire. Segnatamente, ella non avrebbe fornito informazioni concrete in merito ai problemi avuti con i servizi segreti. In seguito, ella si sarebbe contraddetta in merito alle persone che erano a conoscenza del fatto che non era più vergine al momento del matrimonio. Per quanto concerne l'avvicinamento alla religione cristiana, la SEM ha considerato contrario alla logica dell'agire il comportamento della richiedente. A dire dell'autorità inferiore non sarebbe spiegabile il motivo per il quale lei avrebbe reso pubblico il suo profilo Instagram proprio a partire dal momento in cui cominciato a postarvi dei contenuti riguardanti la fede cristiana. Altresì, inizialmente ella avrebbe dichiarato che il suo profilo Instagram sarebbe stato completamente anonimo, salvo poi consegnare in seguito dei mezzi di prova dai quali risulterebbe che ella avrebbe messo la sua foto personale sul profilo. Ulteriormente illogico risulterebbe il fatto che nemmeno dopo le ricerche da parte degli agenti, avrebbe provveduto a rimuovere le due foto sulle quali sarebbe riconoscibile. Infine, l'autorità inferiore ha negato l'esistenza di un timore fondato di subire delle persecuzioni future. Invero, non vi sarebbero fondati motivi per ritenere che al ritorno in Patria l'interessata verrebbe rivendicata dal marito e nuovamente sottoposta a violenza. Quanto espresso dalla rappresentante legale nel parere in merito alla bozza di decisione non permetterebbe una diversa valutazione.
4.2 Nel gravame, la ricorrente contesta le valutazioni della SEM. Innanzitutto, le allegazioni in merito ai contatti del marito con i servizi segreti sarebbero coerenti. In seguito, pure lineare sarebbero le allegazioni in merito alla questione della verginità. L'insorgente avrebbe chiaramente dichiarato di aver informato sia il futuro marito, sia l'intermediaria. La reazione del padre sulla questione, sarebbe altresì conforme al contesto iraniano ed in particolare a quello della provincia di origine della ricorrente. Per quanto riguarda la conversione alla religione cristiana, l'insorgente sottolinea che la pubblicazione di immagini relative alla religione su Instagram sul suo profilo reso pubblico, ma anonimo. Soltanto a dicembre 2018, una volta abbandonato il domicilio, ella avrebbe pubblicato una foto raffigurante il suo volto. Tale elemento non pregiudicherebbe il fatto che ella si sarebbe convertita ed avrebbe svolto attività di proselitismo e che per tali ragioni sarebbe punibile in Iran con la pena di morte. Le autorità inoltre, sorveglierebbero l'utilizzo dei social network e ciò anche nell'ambito di attività svolte all'estero. Infine, per quanto concerne le violenze sessuali subite dal marito, la ricorrente si avvale di un timore fondato che le stesse si ripetano in futuro. Tale assunto troverebbe fondamento nella contestualizzazione delle violenze nel quadro normativo e sociale iraniano. Le violenze domestiche non sarebbero infatti punite e fra gli obblighi coniugali della donna rientrerebbero pure gli atti sessuali voluti dal marito. L'insorgente non avrebbe né diritto al divorzio in forza del regime coniugale e né l'appoggio della famiglia di origine. Tale situazione sarebbe inoltre aggravata dai problemi psichici e neurologici, conseguenza delle violenze subite.
5.
5.1 La Svizzera, su domanda, accorda asilo ai rifugiati secondo le disposizioni della LAsi (art. 2

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 2 Asilo - 1 La Svizzera, su domanda, accorda asilo ai rifugiati secondo le disposizioni della presente legge. |
Sono rifugiati le persone che, nel Paese d'origine o d'ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore d'essere esposte a tali pregiudizi. Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile (art. 3 cpv. 2

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
5.2 A tenore dell'art. 7 cpv. 1

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
È pertanto necessario che i fatti allegati dal richiedente l'asilo siano sufficientemente sostanziati, plausibili e coerenti fra loro; in questo senso dichiarazioni vaghe, quindi suscettibili di molteplici interpretazioni, contraddittorie in punti essenziali, sprovviste di una logica interna, incongrue ai fatti o all'esperienza generale di vita, non possono essere considerate verosimili ai sensi dell'art. 7

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
6.
A mente dello scrivente Tribunale, occorre rilevare che le allegazioni della ricorrente in merito alle minacce del marito, alla questione della verginità, ai problemi con i servizi segreti ed alla degenerazione della relazione coniugale sono pervase da elementi incongruenti su punti essenziali e risultano dunque inverosimili.
6.1 L'insorgente ha infatti fornito due versioni diverse in merito alle minacce proferite dal marito nei suoi confronti dopo la separazione. In un primo tempo la ricorrente ha ricondotto le stesse alla sua conversione (Il marito le avrebbe detto: "Io lo so che tu hai cambiato la religione, che fai propaganda dell'altra religione, che non sei più fedele all'islam. Queste cose le so. [...] Faccio in modo che loro [i genitori] si vergognino di avere una figlia come te" [cfr. verbale 1, D80]). In un secondo tempo invece, la ricorrente ha allegato che questi avrebbe voluto farla vergognare davanti a tutti rendendo pubblico il fatto che non fosse vergine al momento del matrimonio (cfr. verbale 2, D18-D19).
6.2 Proprio su questa questione le dichiarazioni successive della ricorrente risultano però manifestamente incongruenti. Questa ha riferito di aver informato il coniuge del fatto che non fosse più vergine tramite la persona che li avrebbe messi in contatto (cfr. verbale 1, D54) salvo poi affermare che nessuno era a conoscenza di tale fatto avendo ella stessa avuto premura di informare il marito prima del fidanzamento (cfr. verbale 2, D74-D79). Confrontata sulla divergenza, l'insorgente ha palesemente tentato di far combaciare le diverse allegazioni, senza tuttavia fornire una spiegazione convincente. Infatti, ella ha proposto un'ulteriore versione, dichiarando di aver personalmente informato il marito e che la persona che avrebbe fatto da intermediario sarebbe stata informata della questione in qualità di testimone (cfr. verbale 2, D81-D82). Tale aspetto tuttavia, risulta nuovo e non corrispondente a quanto asserito nel corso della prima audizione. In questo contesto nulla muta ai fini dell'apprezzamento neanche il certificato allegato con scritto del 31 maggio 2019, certificato che diagnosticata l'avvenuto aborto spontaneo completo, situazione questa che non è ravvisabile la messa in relazione con la partenza dal paese di provenienza. Dappoi, il Tribunale rileva che l'insorgente non ha reso verosimile il motivo per il quale tale problematica costituirebbe ora un problema - in particolare per il padre - a distanza di più di tre anni dal matrimonio. Infatti, come rettamente ritenuto dalla SEM, risulta quantomeno sorprendente che il padre, descritto come uomo aperto, tollerante e non fondamentalista (tollerava il fatto che la figlia non portasse il velo, il consumo di alcolici così come l'avvicinamento dell'interessata al cristianesimo, volendo addirittura abbracciare lui stesso tale confessione [cfr. verbale 1, D59, D84; verbale 2, D29]), fosse proprio unicamente su tale aspetto molto tradizionalista curandosi di quanto potesse pensare la gente.
6.3 Non meno contraddittorie risultano d'altro canto le dichiarazioni della ricorrente in merito ai contatti tra il marito ed i servizi segreti, rispettivamente in merito agli oggetti che gli agenti avrebbero sequestrato nell'abitazione coniugale. L'insorgente ha in un primo tempo asserito di aver capito, dopo essere stata ricercata dai servizi segreti con l'accusa di proselitismo, che il marito ed il suocero sarebbero stati in contatto con i servizi segreti (cfr. verbale 1, D56). Successivamente, l'interessata ha tuttavia ricondotto i contatti del marito ai servizi segreti a degli amici che avrebbero lavorato per loro. Ella avrebbe addirittura dichiarato di non sapere se fossero i suoi amici o se fosse invece il coniuge stesso a lavorare per i servizi segreti (cfr. verbale 2, D35 e D42). In seguito, la ricorrente ha asserito che il marito l'avrebbe denunciata presso i servizi segreti (cfr. verbale 1, D88), salvo poi supporre che fosse stato lui (cfr. verbale 2, D67-D68). Anche i motivi della ricerca da parte degli agenti segreti non risultano completamente congruenti. La ricorrente ha infatti dapprima riferito tre motivi (proselitismo, attività antistatali e attività da infedele [cfr. verbale 1, D56]) per poi allegarne soltanto uno (propaganda per la religione cristiana [cfr. verbale 2, D36 e D51]). In seguito, la ricorrente ha preteso che gli agenti avrebbero sequestrato la bibbia ed i suoi documenti d'identità. Successivamente, ella ha tuttavia espresso dei dubbi a questo riguardo, affermando di non credere che i servizi segreti avessero effettivamente sequestrato i suoi documenti (cfr. verbale 2, D115). Da ultimo, appare quantomeno sorprendente che dopo essere stata informata della ricerca da parte delle autorità ella non abbia perlomeno tentato di sostituire o rimuovere la sua foto profilo.
6.4 Infine, per ciò che è della degenerazione della relazione coniugale avvenuta a dicembre 2018, l'interessata ha da una parte allegato di aver raccontato alla cugina del marito di sentirsi violentata dal coniuge e questa si sarebbe intromessa a parlare con il marito "magari per migliorare la situazione"(cfr. verbale 1, D56), in un secondo tempo invece, ella ha dichiarato di aver espressamente chiesto alla cugina di provare a intercedere con il marito per migliorare la situazione (cfr. verbale 2, D30).
7.
Occorre ora determinare se gli ulteriori motivi d'asilo addotti dall'insorgente, ossia le pubblicazioni su Instagram ed il timore di subire ulteriori atti pregiudizievoli ad opera del marito, abbiano rilevanza ai sensi dell'art. 3

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
7.1 A tal riguardo va rammentato che il fondato timore di esposizione a seri pregiudizi, come stabilito all'art. 3

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
7.2 Ora, nel contesto iraniano le attività apparentabili al proselitismo potrebbero effettivamente giustificare l'esistenza di un timore fondato di subire trattamenti pregiudizievoli qualora siano percepiti quali attività antistatali. Ciò richiede tuttavia un grado di esposizione pubblico molto elevato (cfr. sentenza della CorteEDU A. c. Svizzera del 19 dicembre 2017, n. 60342/16, par. 43).
7.3 Questo non risulta essere il caso nella fattispecie. Dagli atti all'inserto non si evincono infatti elementi che permettano di ritenere che le autorità iraniane siano giunte a conoscenza di tali attività. Da una parte la ricorrente, come detto, non ha reso verosimile di essere effettivamente ricercata dalle autorità iraniane (cfr. supra consid. 6.2). Inoltre, non si può ritenere che il grado di esposizione delle pubblicazioni su Instagram della ricorrente sia tale da aver attirato le attenzioni delle autorità. Il profilo Instagram della ricorrente è infatti anonimo e non contiene alcuna informazione personale che possa ricondurre direttamente a quest'ultima. Le fotografie ivi presenti, quandanche possano effettivamente portare ad identificarla in base all'aspetto erano già state pubblicate diverso tempo prima della sua partenza dal paese d'origine senza che ciò abbia comportato alcuna conseguenza di sorta.
7.4 Per il resto, va ravvisato come i timori di subire in futuro ulteriori atti pregiudizievoli ad opera del coniuge non siano più attuali. Non si può infatti partire dall'assunto che l'insorgente, in caso di ritorno in patria, debba forzatamente tornare presso il domicilio coniugale. Contrariamente a quanto affermato in sede ricorsuale è infatti lecito attendersi che la ricorrente possa contare sul sostegno e l'appoggio della famiglia. L'arrabbiatura del padre risulta invero passeggera dal momento che la madre la avrebbe informata circa la necessità di pazientare e lasciare del tempo al padre perché questi la chiamasse (cfr. verbale 2, D27). Inoltre, non si può fare a meno di constatare come secondo le sue stesse dichiarazioni, l'interessata, in più di tre anni di matrimonio, non ha neppure tentato di rivolgersi ad organizzazioni statali o di soccorso. In ragione della situazione delle donne nella società iraniana, l'accesso all'infrastruttura può effettivamente rivelarsi più difficile. Dalla ricorrente, donna istruita appartenente alla classe media, sarebbe ad ogni modo stato lecito attendersi ch'ella si informasse in merito all'esistenza di strutture di accoglienza per le vittime di violenza domestica (cfr. sentenza del Tribunale E-1304/2018 del 26 aprile 2018 consid. 4.3 e relativi riferimenti, laddove è attestato che ritenuto che tali strutture esistono). D'altro canto, il caso citato dall'insorgente in sede ricorsuale non risulta paragonabile alla presente fattispecie. Tali considerazioni riguardano infatti le violenze sessuali subite all'infuori del matrimonio, caso ben diverso da quello in disamina. Altresì, vi è luogo di aggiungere che il codice civile iraniano prevede che una donna, se determinate condizioni sono adempiute, può presentare al giudice una richiesta di divorzio. Ciò è per esempio il caso qualora la continuazione della vita coniugale sia intollerabile per la donna, cosa che parrebbe poter essere in specie adempiuta alla luce delle allegate conseguenze psichiche intercorse sulla sua persona, le quali avrebbero potuto essere dimostrate dai documenti medici.
8.
In virtù di quanto sopra esposto, il ricorso in materia di riconoscimento della qualità di rifugiato e di concessione dell'asilo non merita tutela e la decisione impugnata va confermata.
9.
9.1 Nella propria decisione la SEM, dopo aver pronunciato l'allontanamento della richiedente, ha considerato l'esecuzione dello stesso ammissibile, ragionevolmente esigibile e possibile.
9.2 Nel gravame, la insorgente avversa anche tale assunto.
10.
Se respinge la domanda d'asilo o non entra nel merito, la SEM pronuncia, di norma, l'allontanamento dalla Svizzera e ne ordina l'esecuzione; tiene però conto del principio dell'unità della famiglia (art. 44

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 44 Allontanamento e ammissione provvisoria - Se respinge la domanda d'asilo o non entra nel merito, la SEM pronuncia, di norma, l'allontanamento dalla Svizzera e ne ordina l'esecuzione; tiene però conto del principio dell'unità della famiglia. All'esecuzione dell'allontanamento si applicano inoltre gli articoli 83 e 84 LStrI133. |
La ricorrente non adempie le condizioni in virtù delle quali la SEM avrebbe dovuto astenersi dal pronunciare l'allontanamento dalla Svizzera (art. 14 cpv. 1 e

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 14 Relazione con la procedura prevista dalla legislazione sugli stranieri - 1 Dalla presentazione della domanda d'asilo fino alla partenza dalla Svizzera in seguito a un ordine di allontanamento passato in giudicato, dopo il ritiro della domanda d'asilo o fino a quando sia ordinata una misura sostitutiva nel caso l'esecuzione non sia possibile, il richiedente l'asilo non può avviare una procedura per il rilascio di un permesso di dimora secondo la legislazione sugli stranieri, a meno che non abbia diritto al permesso medesimo. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 44 Allontanamento e ammissione provvisoria - Se respinge la domanda d'asilo o non entra nel merito, la SEM pronuncia, di norma, l'allontanamento dalla Svizzera e ne ordina l'esecuzione; tiene però conto del principio dell'unità della famiglia. All'esecuzione dell'allontanamento si applicano inoltre gli articoli 83 e 84 LStrI133. |

SR 142.311 Ordinanza 1 dell' 11 agosto 1999 sull'asilo relativa a questioni procedurali (Ordinanza 1 sull'asilo, OAsi 1) - Ordinanza 1 sull'asilo OAsi-1 Art. 32 Astensione dalla pronuncia dell'allontanamento - (art. 44 LAsi)96 |
|
1 | L'allontanamento non è deciso se il richiedente l'asilo:97 |
a | possiede un permesso di soggiorno o di dimora valido; |
b | è colpito da una decisione di estradizione; |
c | è colpito da una decisione di espulsione secondo l'articolo 121 capoverso 2 della Costituzione federale99 o l'articolo 68 LStrI100; o |
d | è colpito da una decisione di espulsione ai sensi dell'articolo 66a o 66abis del Codice penale102 oppure dell'articolo 49a o 49abis del Codice penale militare del 13 giugno 1927103 (espulsione giudiziaria) passata in giudicato. |
2 | Nei casi di cui al capoverso 1 lettere c e d, l'autorità cantonale può sentire il parere della SEM circa eventuali impedimenti all'esecuzione.104 |
Pertanto, anche la pronuncia dell'allontanamento va confermata.
11.
Per quanto concerne l'esecuzione dell'allontanamento, per rinvio dell'art. 44

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 44 Allontanamento e ammissione provvisoria - Se respinge la domanda d'asilo o non entra nel merito, la SEM pronuncia, di norma, l'allontanamento dalla Svizzera e ne ordina l'esecuzione; tiene però conto del principio dell'unità della famiglia. All'esecuzione dell'allontanamento si applicano inoltre gli articoli 83 e 84 LStrI133. |

SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.263 |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 44 Allontanamento e ammissione provvisoria - Se respinge la domanda d'asilo o non entra nel merito, la SEM pronuncia, di norma, l'allontanamento dalla Svizzera e ne ordina l'esecuzione; tiene però conto del principio dell'unità della famiglia. All'esecuzione dell'allontanamento si applicano inoltre gli articoli 83 e 84 LStrI133. |

SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.263 |
Secondo prassi costante del Tribunale, circa l'apprezzamento degli ostacoli all'esecuzione dell'allontanamento, vale lo stesso apprezzamento della prova consacrato al riconoscimento della qualità di rifugiato, ovvero il ricorrente deve provare o per lo meno rendere verosimile l'esistenza di un ostacolo all'esecuzione dell'allontanamento (cfr. DTAF 2011/24 consid. 10.2). Inoltre, lo stato di fatto determinante in materia di esecuzione dell'allontanamento è quello che esiste al momento in cui si statuisce (cfr. DTAF 2009/51 consid. 5.4).
12.
12.1 A norma dell'art. 83 cpv. 3

SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.263 |

IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 3 Divieto di tortura - Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamento inumani o degradanti. |

IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 3 Divieto di tortura - Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamento inumani o degradanti. |
12.2 Nel caso in esame, visto che l'insorgente non è riuscita a dimostrare l'esistenza di seri pregiudizi o il fondato timore di essere esposta a tali pregiudizi ai sensi dell'art. 3

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 5 Divieto di respingimento - 1 Nessuno può essere costretto in alcun modo a recarsi in un Paese dove la sua vita, la sua integrità fisica o la sua libertà sarebbero minacciate per uno dei motivi menzionati nell'articolo 3 capoverso 1, o dal quale rischierebbe d'essere costretto a recarsi in un Paese di tal genere. |

IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 3 Divieto di tortura - Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamento inumani o degradanti. |
12.3 Pertanto, come rettamente ritenuto nel giudizio litigioso, l'esecuzione dell'allontanamento è ammissibile ai sensi delle norme di diritto pubblico internazionale nonché della LAsi.
13.
13.1 Giusta l'art. 83 cpv. 4

SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.263 |
13.2 La disposizione citata si applica principalmente ai «réfugiés de la violence», ovvero agli stranieri che non adempiono le condizioni della qualità di rifugiato, poiché non sono personalmente perseguiti, ma che fuggono da situazioni di guerra, di guerra civile o di violenza generalizzata. Essa vale anche nei confronti delle persone per le quali l'allontanamento comporterebbe un pericolo concreto, in particolare perché esse non potrebbero più ricevere le cure delle quali esse hanno bisogno o che sarebbero, con ogni probabilità, condannate a dover vivere durevolmente e irrimediabilmente in stato di totale indigenza e pertanto esposte alla fame, a una degradazione grave del loro stato di salute, all'invalidità o persino alla morte. Tuttavia, le difficoltà socio-economiche che costituiscono l'ordinaria quotidianità di una regione, in particolare la penuria di cure, di alloggi, di impieghi e di mezzi di formazione, non sono sufficienti, in sé, a concretizzare una tale esposizione al pericolo. L'autorità alla quale incombe la decisione deve dunque, in ogni singolo caso, confrontare gli aspetti umanitari legati alla situazione nella quale si troverebbe lo straniero in questione nel suo Paese siano tali da esporlo ad un pericolo concreto (cfr. DTAF 2014/26 consid. 7.6-7.7 e relativi riferimenti).
13.3 Si tratta dunque di esaminare, con riferimento ai criteri suesposti, se la insorgente conclude a giusta ragione o meno al carattere inesigibile dell'esecuzione dell'allontanamento, tenuto conto della situazione generale vigente attualmente in Iran, da un lato, e della sua situazione personale, dall'altro.
Nella fattispecie, in Iran non vige attualmente una situazione di guerra, guerra civile o violenza generalizzata che coinvolga l'insieme della popolazione nella totalità del territorio nazionale.
Quanto alla situazione personale della ricorrente, lei è giovane, ben istruita e - come rilevato sopra - può contare sull'aiuto e sostegno della famiglia. Di conseguenza, non vi sono motivi per dubitare che si rintegrerà senza particolari problemi nel suo paese d'origine.
Infine, la ricorrente non ha preteso nel gravame di soffrire di gravi problemi di salute tali da giustificare un'ammissione provvisoria, senza che da un esame d'ufficio degli atti di causa emerga la necessità di una sua permanenza in Svizzera per motivi medici (cfr. DTAF 2009/2 consid. 9.3.2 e relativi riferimenti; DTAF 2011/50 consid. 8.1 8.3). Infatti, per i problemi psichiatrici di cui soffre l'interessata seguiva già un trattamento medico e psichiatrico in Patria per il che potrà continuare la terapia prescritta in Svizzera nonché l'accompagnamento terapeutico anche in Patria. Lo stesso vale per quanto desumibile dal certificato del 27 maggio 2019 allegato con scritto del 31 maggio 2019 di cui sub. G, secondo il quale i controlli ginecologici raccomandati possono, a giudizio del Tribunale, essere effettuati in patria.
In considerazione di quanto precede, l'esecuzione dell'allontanamento è ragionevolmente esigibile nella fattispecie (art. 83 cpv. 4

SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.263 |
14.
In ultima analisi, non risultano impedimenti neppure dal profilo della possibilità dell'esecuzione dell'allontanamento (art. 44

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 44 Allontanamento e ammissione provvisoria - Se respinge la domanda d'asilo o non entra nel merito, la SEM pronuncia, di norma, l'allontanamento dalla Svizzera e ne ordina l'esecuzione; tiene però conto del principio dell'unità della famiglia. All'esecuzione dell'allontanamento si applicano inoltre gli articoli 83 e 84 LStrI133. |

SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.263 |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 8 Obbligo di collaborare - 1 Il richiedente l'asilo è tenuto a collaborare all'accertamento dei fatti. Deve in particolare: |
L'esecuzione dell'allontanamento è dunque pure possibile.
15.
Di conseguenza, anche in materia di esecuzione dell'allontanamento la decisione dell'autorità inferiore va confermata.
16.
Ne discende che la SEM con la decisione impugnata non ha violato il diritto federale né abusato del suo potere d'apprezzamento ed inoltre non ha accertato in modo inesatto o incompleto i fatti giuridicamente rilevanti (art. 106 cpv. 1

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 106 Motivi di ricorso - 1 Il ricorrente può far valere: |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere: |
|
a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti; |
c | l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso. |
17.
Avendo il Tribunale statuito nel merito del ricorso, la domanda di esenzione dal versamento di un anticipo equivalente alle presunte spese processuali è divenuta senza oggetto.
18.
Visto l'esito della procedura, le spese processuali che seguono la soc-combenza, sarebbero da porre a carico della ricorrente (art. 63 cpv. 1 e

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
|
1 | L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
2 | Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi. |
3 | Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura. |
4 | L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100 |
4bis | La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla: |
a | da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario; |
b | da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101 |
5 | Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105 |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 65 - 1 Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione la dispensa, a domanda, dopo il deposito del ricorso, dal pagamento delle spese processuali.110 |
|
1 | Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione la dispensa, a domanda, dopo il deposito del ricorso, dal pagamento delle spese processuali.110 |
2 | Se è necessario per tutelare i diritti di tale parte, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione le designa inoltre un avvocato.111 |
3 | L'onorario e le spese d'avvocato sono messi a carico conformemente all'articolo 64 capoversi 2 a 4. |
4 | La parte, ove cessi d'essere nel bisogno, deve rimborsare l'onorario e le spese d'avvocato all'ente o all'istituto autonomo che li ha pagati. |
5 | Il Consiglio federale disciplina la determinazione degli onorari e delle spese.112 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005113 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010114 sull'organizzazione delle autorità penali.115 |
19.
La presente decisione non concerne persone contro le quali è pendente una domanda di estradizione presentata dallo Stato che hanno abbandonato in cerca di protezione per il che non può essere impugnata con ricorso in materia di diritto pubblico dinanzi al Tribunale federale (art. 83 lett. d

SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 83 Eccezioni - Il ricorso è inammissibile contro: |
|
a | le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale; |
b | le decisioni in materia di naturalizzazione ordinaria; |
c | le decisioni in materia di diritto degli stranieri concernenti: |
c1 | l'entrata in Svizzera, |
c2 | i permessi o autorizzazioni al cui ottenimento né il diritto federale né il diritto internazionale conferiscono un diritto, |
c3 | l'ammissione provvisoria, |
c4 | l'espulsione fondata sull'articolo 121 capoverso 2 della Costituzione federale e l'allontanamento, |
c5 | le deroghe alle condizioni d'ammissione, |
c6 | la proroga del permesso per frontalieri, il cambiamento di Cantone, il cambiamento d'impiego del titolare di un permesso per frontalieri, nonché il rilascio di documenti di viaggio a stranieri privi di documenti; |
d | le decisioni in materia d'asilo pronunciate: |
d1 | dal Tribunale amministrativo federale, salvo quelle che concernono persone contro le quali è pendente una domanda d'estradizione presentata dallo Stato che hanno abbandonato in cerca di protezione, |
d2 | da un'autorità cantonale inferiore e concernenti un permesso o un'autorizzazione al cui ottenimento né il diritto federale né il diritto internazionale conferiscono un diritto; |
e | le decisioni concernenti il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente contro membri di autorità o contro agenti della Confederazione; |
f | le decisioni in materia di appalti pubblici se: |
fbis | le decisioni del Tribunale amministrativo federale concernenti decisioni secondo l'articolo 32i della legge del 20 marzo 200964 sul trasporto di viaggiatori; |
f1 | non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale; sono fatti salvi i ricorsi contro gli appalti del Tribunale amministrativo federale, del Tribunale penale federale, del Tribunale federale dei brevetti, del Ministero pubblico della Confederazione e delle autorità giudiziarie cantonali superiori, o |
f2 | il valore stimato della commessa non raggiunge il valore soglia determinante secondo l'articolo 52 capoverso 1 in combinato disposto con l'allegato 4 numero 2 della legge federale del 21 giugno 201962 sugli appalti pubblici; |
g | le decisioni in materia di rapporti di lavoro di diritto pubblico, in quanto concernano una controversia non patrimoniale, ma non la parità dei sessi; |
h | le decisioni concernenti l'assistenza amministrativa internazionale, eccettuata l'assistenza amministrativa in materia fiscale; |
i | le decisioni in materia di servizio militare, civile o di protezione civile; |
j | le decisioni in materia di approvvigionamento economico del Paese adottate in situazioni di grave penuria; |
k | le decisioni concernenti i sussidi al cui ottenimento la legislazione non conferisce un diritto; |
l | le decisioni concernenti l'imposizione di dazi operata in base alla classificazione tariffaria o al peso delle merci; |
m | le decisioni concernenti il condono o la dilazione del pagamento di tributi; in deroga alla presente disposizione, il ricorso è ammissibile contro le decisioni concernenti il condono dell'imposta federale diretta o dell'imposta cantonale o comunale sul reddito e sull'utile se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o se si tratta per altri motivi di un caso particolarmente importante; |
n | le decisioni in materia di energia nucleare concernenti: |
n1 | l'esigenza di un nulla osta o la modifica di un'autorizzazione o di una decisione, |
n2 | l'approvazione di un piano d'accantonamenti per le spese di smaltimento antecedenti lo spegnimento di un impianto nucleare, |
n3 | i nulla osta; |
o | le decisioni in materia di circolazione stradale concernenti l'omologazione del tipo di veicoli; |
p | le decisioni del Tribunale amministrativo federale in materia di traffico delle telecomunicazioni, radiotelevisione e poste concernenti:69 |
p1 | concessioni oggetto di una pubblica gara, |
p2 | controversie secondo l'articolo 11a della legge del 30 aprile 199770 sulle telecomunicazioni; |
p3 | controversie secondo l'articolo 8 della legge del 17 dicembre 201072 sulle poste; |
q | le decisioni in materia di medicina dei trapianti concernenti: |
q1 | l'iscrizione nella lista d'attesa, |
q2 | l'attribuzione di organi; |
r | le decisioni in materia di assicurazione malattie pronunciate dal Tribunale amministrativo federale in virtù dell'articolo 3473 della legge del 17 giugno 200574 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF); |
s | le decisioni in materia di agricoltura concernenti: |
s1 | ... |
s2 | la delimitazione delle zone nell'ambito del catasto della produzione; |
t | le decisioni concernenti l'esito di esami e di altre valutazioni della capacità, segnatamente nei settori della scuola, della formazione continua e dell'esercizio della professione; |
u | le decisioni in materia di offerte pubbliche di acquisto (art. 125-141 della L del 19 giu. 201578 sull'infrastruttura finanziaria); |
v | le decisioni del Tribunale amministrativo federale concernenti divergenze d'opinione tra autorità in materia di assistenza amministrativa o giudiziaria a livello nazionale; |
w | le decisioni in materia di diritto dell'elettricità concernenti l'approvazione dei piani di impianti elettrici a corrente forte e di impianti elettrici a corrente debole e l'espropriazione dei diritti necessari per la costruzione o l'esercizio di siffatti impianti, se non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale; |
x | le decisioni concernenti la concessione di contributi di solidarietà ai sensi della legge federale del 30 settembre 201682 sulle misure coercitive a scopo assistenziale e i collocamenti extrafamiliari prima del 1981, tranne se si pone una questione di diritto di importanza fondamentale o si tratta di un caso particolarmente importante per altri motivi; |
y | le decisioni pronunciate dal Tribunale amministrativo federale nelle procedure amichevoli per evitare un'imposizione non conforme alla convenzione internazionale applicabile in ambito fiscale; |
z | le decisioni concernenti le autorizzazioni edilizie di impianti eolici d'interesse nazionale secondo l'articolo 71c capoverso 1 lettera b della legge federale del 30 settembre 201685 sull'energia e le autorizzazioni di competenza cantonale a esse necessariamente connesse, se non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale. |
La pronuncia è quindi definitiva.
(dispositivo alla pagina seguente)
Per questi motivi, il Tribunale amministrativo federale pronuncia:
1.
Il ricorso è respinto.
2.
La domanda d'assistenza giudiziaria, nel senso della dispensa dal versamento delle spese processuali, è accolta.
3.
Non si prelevano spese processuali.
4.
Questa sentenza è comunicata alla ricorrente, alla SEM e all'autorità cantonale.
Il presidente del collegio: La cancelliera:
Daniele Cattaneo Sebastiana Bosshardt
Data di spedizione: